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mercoledì 6 marzo 2013

All'ombra della Madunina



Primo viaggio in treno della piccolissima. Direzione: Milano. Siamo andati a trovare i nostri amici "milanesi" per un week end ed abbiamo sperimentato il primo viaggio in treno in famiglia. Voi penserete: "E qual è la grande scoperta?". Beh provate voi a partire carichi di valigie, passeggino, lettino da campeggio (con annesso materasso) e pupa al seguito. Di certo non è il viaggio più comodo che ci sia!

Ad ogni modo, il viaggio è andato bene. Il Frecciarossa impiega solo 3 ore da Roma e Milano e così abbiamo evitato un possibile nervosismo della piccola, che invece, pare si sia adattata subito alla nuova situazione (NB. I bambini sotto i 4 anni viaggiano gratis in treno). Abbiamo constatato, per fortuna, che i treni sono forniti di toilette con fasciatoio per cambio pannolino. Certo non è il posto più comodo della Terra per cambiare un neonato, dato che i sobbalzi del treno fanno dondolare te ed il bimbo, appositamente legato con una cintura per evitare che cada sul pavimento lurido della suddetta toilette.

Prima di arrivare a Milano ci siamo preoccupati di chiamare un taxi che ci portasse a casa dei nostri amici, ma purtroppo, abbiamo capito che NON ESISTONO TAXI CON SEGGIOLINO in tutta Milano e, a questo punto, immagino in tutta Italia (Roma non la prendo neppure in considerazione!). Solo la Svezia forse è dotata di taxi a misura di bambino o di famiglie. Eh già, perché da quando siamo diventati genitori, ci siano accorti che il mondo fuori di casa, NON è AFFATTO a misura di bambino. 

I poveri neo-genitori, se vogliono portarsi dietro il proprio bimbo, anche semplicemente a cena, sono costretti ad imbattersi in una serie di barriere architettoniche e di pregiudizi a cui prima non avevamo pensato come, ad esempio: il ristorante che scegli deve avere spazio per il passeggino e magari anche un seggiolone a disposizione. Le toilette dei ristoranti...ve le raccomando (ho cambiato la piccola nei posti e nelle posizioni più assurde, credetemi), per non parlare poi dei camerieri e degli avventori anti-bambino che incontri in giro!

Domenica pomeriggio, con gli amici, siamo stati alla Mondadori di piazza Duomo a prendere un caffè. Ne ho approfittato per allattare la piccola. La gentilissima cameriera della caffetteria, mi ha fulminata non appena ha visto il passeggino e ad un certo punto, mentre passava furibonda tra i tavoli mi dice: "Signora, questo passeggino in mezzo alla strada ci dà molto fastidio!!!". Non l'ho presa a calci solo perché avevo il biberon in una mano ed Azzurra dall'altra parte. (Strega!) 
No, non è strano, spesso quando entri nei locali con il passeggino, i proprietari ti guardano male..."ecco, è arrivata la famigliola, con il bimbo che frigna ed il passeggino che toglie spazio agli altri tavoli". Lasciamo stare, poi quando Azzurra comincia a piangere perché vuole dormire e tutto il ristorante si gira a guardarti pensando: "Perché non la porta a casa quella bambina?". 

Insomma cercare di fare la vita di prima non è facile, ma io e Marco non molliamo. Abbiamo tanta grinta e proviamo, per quanto possibile, a non cambiare completamente le nostre abitudini. Certo, non possiamo esagerare per il bene della piccola, ma neanche rinchiuderci in casa e non avere una vita sociale fino al diciottesimo anno di vita della pupa!? Ci vuole equilibrio in tutte le cose. Sbaglio? (Se mi leggesse Tata Lucia di SOS Tata, con la sua vocina roca, mi direbbe: "I bambini, devono fare cose da bambini. La cena o l'aperitivo fuori, non sono adatti a loro!" Oddio che ansia!!)

In attesa dei prossimi viaggi, stay tuned!

P.S. Grazie a tutti gli amici milanesi che ci hanno ospitati ed accolti nella Milano (anti-bambino) da bere. ;)




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