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giovedì 19 dicembre 2013

Alla ricerca della flessibilità

Quest’articolo sul tele-lavoro, capita proprio a pennello.
Già perché qualche tempo fa ho avuto modo di parlare con il mio datore di lavoro della questione lavoro da casa e/o flessibilità.
 
Dopo essere diventata mamma, una serie di domande sulla gestione del lavoro e della famiglia si sono affollate nelle mia testa. In primis: come riuscire a crescere mia figlia nel periodo più delicato della sua vita se passo 9 ore in ufficio e lei all’asilo nido. Partendo dal fatto che non voglio rinunciare al mio lavoro, perché mi piace e ci tengo e, allo stesso tempo, non vorrei “parcheggiare” mia figlia in un asilo nido, mi sono informata per capire quali fossero le possibilità di lavorare da casa. Sulla carta ci sono tutte: esiste una normativa ad hoc in Italia (incredibile ma vero) che prevede il telelavoro a seguito di un accordo bilaterale tra dipendente e datore di lavoro. Il governo prevede anche degli incentivi fiscali agli imprenditori che attuano questo tipo di contratto.
Beh, ho provato a chiedere al mio capo se potevo usufruire della cosa, almeno per il primo periodo di rientro da lavoro. La risposta è stata NO. 
Tornata a lavoro, ho cominciato a destreggiarmi, tra lavoro, asilo, casa etc. Quando Azzurra ha avuto la prima febbre (causa contatto con altri bambini influenzati all’asilo) e io sono rimasta a casa per curarla, ho chiesto se potevo lavorare da casa, dato che io a Roma non ho aiuti familiari di nessun tipo, se non quello di mio marito (lavoratore a tempo pieno anche lui). Mi è stato concesso di farlo un paio di volte. Dopodiché, fine dei giochi. Non è più possibile chiedere di lavorare da casa, perché si creano precedenti scomodi in azienda. Cosa si fa allora? Si chiedono ferie o permessi non retribuiti per accudire il proprio piccolo.
La domanda, però, mi sorge spontanea. Ma è davvero così “pericoloso” concedere un po’ di flessibilità al dipendente? Oppure la cosa è solo unilaterale: il dipendente deve essere flessibile e multi-tasking, sempre pronto a rispondere alle diverse esigenze dell’azienda? E la flessibilità da parte dell’azienda dov’è?
È ancora necessario controllare continuamente il proprio dipendente, altrimenti fa il furbetto e non lavora? Ma quante volte succede che, anche se si è in ufficio, si è inefficienti e si perde continuamente tempo? Se si dice: “oggi lavoro da casa”, significa non fare nulla? Io sono riuscita a lavorare tranquillamente da casa con Azzurra, tra un gioco ed un pisolino.
E poi lo sanno tutti che le donne riescono a fare due cose contemporaneamente.
Allora sfruttiamo questa dote! No?

lunedì 18 novembre 2013

Una bimba al museo

Dopo un week-end mangereccio all'insegna di pranzi e cene a casa di amici (grazie amici per l'ottima cucina e per la sempre-bella compagnia!), io e Marco abbiamo deciso di andare a vedere la mostra dei 125 anni del National Geographic al Palazzo delle Esposizioni di Roma.
Dato che con la nascita di Azzurra è diventato impossibile andare al cinema, ho pensato che visitare una mostra potesse essere meno "problematico" per noi e la piccola. In effetti è andata bene, meglio delle aspettative, a parte qualche minuto di imbarazzo iniziale (tenere un bambino buono in un luogo popolato solo da adulti può essere molto fastidioso per l'adulto bimbo-free...)
 
Inutile dire che Azzurra era l'unico visitatore in miniatura di tutta la sala!
In più, ora che ha capito come si cammina e quanto sia divertente farlo, ha deciso di non voler più stare nel passeggino, ma di esplorare ogni angolo del "suo Nuovo Mondo".
Era bellissimo vederla camminare con il naso all'insù ed indicare le foto con lo sguardo curioso:) Ha fatto amicizia con tutti, si è messa a ballare davanti ad un video esplicativo delle opere ed ha ripulito tutto il pavimento a forza di cadere e rotolarsi a terra!!
 
La parte della mostra che le è piaciuta di più, è stata quella sugli animali (soprattutto i pesci :)). E come darle torto!
 
Dato il bilancio positivo del pomeriggio, possiamo tranquillamente replicare....

 
...é proprio bello fare le cose in tre :)
 
Buona settimana a tutti e stay tuned!
 
 

giovedì 14 novembre 2013

Confessions of a (Baby) shopaholic


 
Il freddo è arrivato anche a Roma. Dopo aver ampiamente  goduto delle calde giornate autunnali di ottobre e novembre ed aver continuato ad indossare ballerine senza calze, è (finalmente...sigh!) giunto il momento di mettere scarpe chiuse e cappotti pesanti.
 
Nel mio caso, mi tocca fare il cambio di stagione (maledizione!) e come potete immaginare ho intenzione di rimandarlo il più possibile.
 
Nel caso di Azzurra, invece, non avendo abiti invernali della sua misura, siamo state "costrette" a fare SHOPPING!!! Già, perché se è bello fare acquisti per sé stessa, per la casa (quando hai la fortuna di averne una tua), è ancora e 10.000 volte più divertente fare baby-shopping!!!!
Infatti, mi sono accorta che comprare abbigliamento per Azzurra significa:
 
1. non guardare il prezzo delle cose (ti basta pensare "oddio, che amore!", ed il capo è tuo!)
2. entrare in un mega store uomo-donna-bambino ed andare diretto al reparto bambino (e starci anche due ore)
3. comprare continuamente, in qualsiasi giorno della settimana, anche una cosa minuscola (del tipo "dobbiamo assolutamente prendere dei calzini nuovi!!??")
 
Però, ci sono anche degli inconvenienti.
Ovvero: Azzurra che, dopo un'ora tra appendiabiti e scaffali, si innervosisce perché si è stufata; fa i capricci infastidita perché non vuole provarsi l'ennesimo golfino a pois (già perché io sono una pois-victim convinta!); io, che dopo il miliardesimo capo di colore rosa, vengo presa da un incredibile attacco di nausea....
 
Ecco l'unica cosa che mi limita all'acquisto è il colore rosa. Ci fanno qualsiasi cosa con il rosa (anche il vasetto per la pupù!).
Quindi mi rivolgo a te, designer di abiti per bambine, se vedo ancora stivali rosa, Mini-Montgomery rosa, para-orecchie di pelo rosa...e qualsiasi altra cosa ti venga in mente di fare di colore rosa, giuro che preparo una petizione per abolire il colore rosa dall'iride! è chiaro?
 
Buon shopping (o cambio di stagione) a tutti e stay tuned :)

mercoledì 9 ottobre 2013

365 giorni di te!

 
 
 
Ieri è stato il primo compleanno di Azzurra. Ebbene sì è passato già un anno, anzi è volato!
Come potrei descrivere questi ultimi 365 giorni, evitando di cadere nel banale e nelle solite frasi fatte? Posso solo dire che è stato un anno stupendo, forse il migliore della mia vita! Sicuramente un anno irripetibile. In tutti i sensi.
 
Molte cose sono cambiate, in meglio. Io, che temo tanto i cambiamenti, perché non so mai quello che mi aspetta dietro il portone, posso ben dire che mi sento migliore, ed è solo grazie ad Azzurra.
 
In tutto ciò, la nota dolente è stata la fine del mio orario ridotto al lavoro. Da oggi dovrò ricominciare il full time, fino alle 18:00. Il ché significa che Azzurra dovrà rimanere all'asilo fino a tardi e a me dispiace moltissimo, per tutti i motivi che potete immaginare. Vi risparmio il dibattito su cosa sia giusto e cosa sbagliato, vi risparmio le polemiche sterili sulla politiche della Famiglia in Italia, vi risparmio i sensi di colpa che tutte la mamme si portano dietro ogni giorno e vi saluto con l'augurio di potercela fare (soprattutto psicologicamente) anch'io!!!
 
Ora mi aspetta la prova più difficile: organizzare la prima festa di compleanno della piccola con i tutti i nonni e gli zii...io, la sottoscritta, che l'unica torta che so fare, è il grafico-a-torta di power point (e neanche mi viene un granché bene...).
 
 
Grazie a tutti per i dolcissimi auguri di buon compleanno ricevuti!
 
Stay tuned and Happy Birthday! :)

lunedì 2 settembre 2013

Con le mie scarpette nuove


Stamattina Azzurra ha indossato le sue prime scarpette dopo un'estate all’insegna dei piedi nudi sulla subbia, sui prati, sui sassi della Grecia ecc. Vederla vestita con le sue scarpette bianche mi ha fatto pensare che è già cresciuta tanto. Sembrava già grande. Eppure ha soltanto 10 mesi!!!

È incredibile come passi il tempo e le cose evolvano così velocemente (lo so, parlo come una donna di 80 anni). Però è vero che avere un figlio ti dà molto più facilmente la percezione del tempo che passa e che vola via velocemente. A malapena si riesce a star dietro ai giorni della settimana, ai mesi, alle stagioni.

Quando sei single, fidanzata, sposata, convivente rimani, negli anni, più o meno uguale a te stessa: cambi il taglio di capelli, il modo di vestire, oppure cambi casa, lavoro, città. Ma comunque tu resti quella che sei. È ciò che sta intorno a te a cambiare e modificarsi, come anche la tua età anagrafica. Inesorabilmente. Se invece hai la fortuna di diventare madre (o padre), sei TU a  cambiare per prima. E a ruota cambia anche tutto il mondo che ti sta attorno. La visione che hai di te, dei tuoi progetti, della tua vita, della casa che avrai, delle scarpe che indosserai per andare al parco (i tacchi non vanno bene se devi correre dietro ad un bambino). I cambiamenti di solito mi spaventano, perché non so mai a cosa vado incontro. Ora che l’ho scoperto,  posso dire che essere madre è un dono. Ti rende migliore. Lo so che può sembrare banale, ma solo quando ci sei dentro capisci davvero il significato delle parole che ho appena scritto. Io auguro a tutti di poter provare questa emozione. Come direbbe mio marito: è pazzesco!!! J

Stay tuned! J

domenica 18 agosto 2013

Ready, steady, go!


Lo so. Sono stata assente per troppe settimane. Mea culpa. 

Ma cosa potevo fare? Ero al mare senza il mio (amatissimo?) computer, alle prese con un programma intenso di sole insieme ad Azzurra, tra castelli di sabbia, tuffi ed esplorazioni marine. Mi capite vero?


Lo scenario idilliaco che vi ho appena descritto è terminato stamattina alle 8.30, quando con la macchina stracarica di bagagli siamo partiti per tornare in una deserta Capitale. Già. La pacchia è finita. Domani, mamma Carlotta tornerà a lavoro, dopo 11 mesi tra maternità e congedo parentale facoltativo. Ce la farò?

Sto per intraprendere una nuova fase della mia vita, di cui non conosco ancora bene i dettagli. Dovrò affrontare una nuova me: mamma-lavoratrice e, inoltre, Azzurra dovrà cominciare a frequentare l'asilo nido tra circa una settimana.

Ora, tralasciando se sia giusto o sbagliato, mandare tuo figlio così piccolo al nido, lasciarlo con i nonni, con la baby sitter, con un'amica e chi più ne ha più ne metta, mi trovo a dover riadattare la mia vita e quella di Azzurra ad un nuovo ritmo, nuovi orari, nuove persone, nuovo paesaggio (non più la spiaggia davanti casa, ma i san pietrini arsi dal sole) nuova viabilità (stiamo parlando di Roma e non della città di provincia abruzzese!!!). Probabilmente dovrò comprarmi anche una macchina (aiuto!). Il tutto condito d un'insieme di insicurezze legate alle tue presunte capacità di donna multi-tasking!

Spero di essere capace di districarmi in questa nuova avventura e soprattutto spero che Azzurra si adatti presto ai nuovi ritmi frenetici delle prossime settimane.

Avrò bisogno del vostro aiuto e di qualche suggerimento. Quindi stay tuned and wish me "good luck!" :)

P.S. Aggiornamento veloce delle ultime settimane. Abbiamo all'attivo:

1. Una vacanza in Grecia in un villaggio di soli kiter (non sto scherzando!);
2. Svariati kg si sabbia ingerita e/o appiccicata in ogni dove;
3. Due boccioni di crema solare protezione 50+ spalmati;
4. Primi passettini verso le onde del mare (e non solo);
5. Box, acquistato;
6.Passeggino ultraleggero, acquistato;
7. Salvagente con apposito buco per le gambe, acquistato...e consumato :)



domenica 9 giugno 2013

Le tasche piene di sabbia...

Torno a scrivere sul mio piccolo blog dopo due mesi di essenza. 
Chiedo scusa agli amici che in queste settimane mi hanno chiesto "ma quando torni a scrivere?". Devo dire che sono stata impegnata ed anche un po' pigra, però ora che l'estate è finalmente arrivata e che abbiamo portato Azzurra in spiaggia, mi è venuta voglia di scrivere e di condividere con voi questi due giorni di mare.

Inutile dire che se prima di avere un bimbo la sola preoccupazione mia e di Marco, appena svegli al mattino era di infilarci il costume, occhiali da sole e correre in spiaggia per un tuffo (naturalmente senza prendere minimanente in considerazione l'orario di sveglia), con una bambina le cose cambiano.

1. Crema solare, cappellino, maglietta (da tenere indosso tutto il tempo) 
2. Cambio (pannolini, salviette ecc.)
3. Pappa e/o merenda (il chè comprende termos, biberon, bavaglino ecc.)
4. SVEGLIA PRESTO!!!! (aiuto)
Beh questo week end nonostante avessimo puntato le sveglie alle 8.00 siamo comunque arrivati in spiaggia non prima delle 10.00.
Mi sembra evidente che dobbiamo migliorare qualcosa...ad esempio liberarci del superfluo, come l'auto e le borse in eccesso.
La vicinanza al mare ci permette di uscire in bici (tragitto già collaudato con Azzurra)  e di non prendere la macchina che d'estate si trasforma in un forno e soprattutto di andare leggeri (ovvero porta solo lo stretto indispensabile...)
Ce la faremo???

Cercherò di tenervi aggiornati sulle avventure dell'allegra famiglia al mare. ;)

Chiudo con un breve riassunto delle settimane precedenti:
- viaggio in Sicilia di due settimane tra Scopello e Pantelleria...stupendo! Azzurra è stata benissimo e noi con lei,
- rientro a Roma per qualche settimana con gli impegni canonici di casa e lavoro,
- primi dentini all'attivo (incisivi inferiori...rendono il sorriso della piccola troppo divertente),
- trasloco al mare con tutto il guardaroba estivo in una sola valigia: due settimane di pioggia e freddo e nulla di pesante da indossare (argh.!!!),
- tante punture di zanzare sulla tenerissima pelle della piccola (e anche su quella della mamma) con annesso acquisto di zanzariera per lettino...
That's all!!
Stay tuned!!!

P.s. special thanks to Chiara, Claudio e Tommy compagni di spiaggia questo week end ;)





domenica 7 aprile 2013

Passeggiando in bicicletta, pedalando senza fretta



Abbiamo finalmente inaugurato il seggiolino per la bicicletta. In realtà è ancora un po' grande per il corpicino di Azzurra,  ma con un cuscino o una coperta appoggiata sullo schienale, siamo riusciti a farla stare comoda e a sperimentare dei piccoli tragitti sulla pista ciclabile del lungomare. 
La piccola sembra avere apprezzato (ne ha subito approfittato per fare una pennichella) ma, senza dubbio, Marco è quello che si è divertito di più. ;) Come dargli torto? Cosa c'è di più bello che passeggiare in bicicletta al sole, il sabato pomeriggio, in riva al mare (magari ci abbiniamo anche uno spritz, rigorosamente solo per adulti!)??

L'acquisto del seggiolino (Decathlon, alla modica cifra di 44,00 euro) è stata una scelta lungimirante in vista di quest'estate. Sì, infatti, andare in giro in bicicletta sul lungomare risolverà una serie di scocciature dovute al parcheggio auto,seggiolone, effetto caldaia dell'auto nelle ore più calde della giornata ecc. e ci permetterà di spostarci e di godere più facilmente del mare (o almeno spero!!).

Manca solo un cappellino e gli occhiali da sole per la piccola e poi siamo pronti all'estate!!! Non vedo l'ora!

Stay tuned! ;) 

P.S. D'ora in poi sarà più facile lasciare commenti. Provare per credere!

mercoledì 20 marzo 2013

Umbria mon amour



Altro week-end a spasso per l'Italia con la piccolissima. Questa volta la destinazione è stata Perugia e dintorni. Il gruppo di amici era più o meno quello di Milano con la sola aggiunta dei nostri amici "perugini acquisiti" Marco e Nico che hanno ospitato me, Marco e la piccola nella loro casetta.

Se a Milano il carico di bagagli era stato considerevole, beh quello preparato per Perugia era anche peggio, dato che il livello di difficoltà è raddoppiato. Infatti, avendo cominciato lo svezzamento, abbiamo portato con noi il nostro nuovo amico: "L'omogenizzatore!!!!" e tutti i suoi accessori. 

Ad onor del vero, devo dire l'ho portato più per precauzione. Infatti, da buona "mamma massaia" quale sono diventata, nei giorni precedenti la partenza avevo preparato due/tre vasetti di omogenizzati fatti in casa: brodo vegetale, con pollo o tacchino, mais e tapioca (la questione relativa al se siano meglio i vasetti confezionati a quelli fatti in casa, per ora ve la risparmio). 
Questo ha fatto sì che sabato e domenica i tempi di preparazione del pranzo di Azzurra fossero ridotti al tempo di riscaldamento a bagno-maria del vasetto. Inutile dire che i tempi del pasto si sono nettamente allungati rispetto alle prime volte, dato che Azzurra di mangiare quella brodaglia insipida non aveva nessuna voglia (e di certo non posso biasimarla!). Io ed il papà cominciavamo a preoccuparci, perché dopo il successo dei primi due giorni, era stato un crescendo di pianti, sputazzi e rifiuti categorici di pappine, ad esclusione della frutta (Thank God!). 

Dopo l'impasse di sabato mattina, domenica abbiamo trovato una soluzione: ovvero mischiare nella famosa brodaglia una patata ed una carota omogenizzata, rendendo la pappa più dolce e quindi più gustosa per il palato della piccola. Per fortuna ha funzionato. Azzurra ha gradito ed io e il papà ci siamo rilassati. So che può sembrare assurdo preoccuparsi perché la piccola fa i capricci per mangiare, ma sappiate che i dubbi del genitore cominciano da queste piccole cose. Poi ci ritroveremo tra 20 anni a non spiegarci per quale motivo nostra figlia si sia riempita di piercing,  parli a malapena italiano e vada in giro con il motorino come un pilota di Formula uno (forse sto correndo un po' troppo con la fantasia?).

A parte queste piccole ansie da neo-genitore, il week-end è andato molto bene. I nostri amici, come sempre sono stati disposti a rispettare i ritmi di Azzurra e questo ci ha permesso di passare delle belle giornate insieme. 

La piccola è stata brava,considerando che faceva un freddo polare (la temperatura oscillava tra i 1 ed  i 10 gradi!) e che le serate al ristorante potevano spesso risultare fastidiose, causa confusione, caldo e voglia di non dormire...

Quale sarà la prossima destinazione? Stay tuned and you will discover it! :)

martedì 12 marzo 2013

Gioie e dolori 2: lo svezzamento


Dopo le gioie e dolori dell'allattamento siamo arrivati alle gioie e dolori dello svezzamento. Eh già perché la piccolissima ha compiuto 5 mesi e la mia pediatra ha detto che era il momento giusto per cominciare lo svezzamento. Ora, sorvolando sul fatto che ci sono varie scuole di pensiero circa il periodo piú indicato per cominciare lo svezzamento di un neonato (alla fine del sesto mese è la teoria piú in voga al momento) bisogna dire che non tutti i bambini sono uguali e soprattutto non tutti i pediatri sono uguali.

Abbiamo cominciato sabato con la prima pappa: brodo vegetale, con carne di coniglio e mezza mela per concludere il pasto. Il primo tentativo è andato bene. Azzurra ha mangiato mezzo piatto e un paio di cucchiai di mela (dovevate vedere le facce che faceva mentre ingoiava la mela!!! Da morir dal ridere).  La cosa piú divertente è che dopo il pranzo sia io e che lei siamo da buttare in lavatrice a causa degli schizzi di pappa in ogni dove, sui capelli e addirittura sul sopraciglio (oggi si é sputacchita l'omogeneizzato di banana dappertutto... E che lo dico a fare!).

Da quando abbiamo cominciato lo svezzamento abbiamo un nuovo amico in casa a riempire lo spazio già esiguo del top della cucina: l'omogeinizzatore "Easypappa" della Chicco acquistato alla modica cifra di 79,99 euro da Prenatal (per fortuna era in sconto, altrimenti a prezzo pieno erano 109 euro) e passa la paura!!!! Soprattutto niente colichette per la bimba che mangia la pappa omogeinizzata e non frullata che altrimenti contiene bolle di aria che le creano fastidio allo stomachino...(la lobby dei negozi per bambini ci sta distruggendo). Oltre a questo acquisto abbiamo pensato di prendere il seggiolone stokke con cuscino impermeabile abbinato (altri 80 euro e passa la paura di nuovo!!!).

Inutile dire che mia madre e mio padre hanno commentato: "Ai tempi miei non c'erano tutti questi aggeggi e i bimbi mangiavano lo stesso!". Ma che male c'è a voler facilitare un po' le cose. Siamo alle solite: Gap generazionale!


mercoledì 6 marzo 2013

All'ombra della Madunina



Primo viaggio in treno della piccolissima. Direzione: Milano. Siamo andati a trovare i nostri amici "milanesi" per un week end ed abbiamo sperimentato il primo viaggio in treno in famiglia. Voi penserete: "E qual è la grande scoperta?". Beh provate voi a partire carichi di valigie, passeggino, lettino da campeggio (con annesso materasso) e pupa al seguito. Di certo non è il viaggio più comodo che ci sia!

Ad ogni modo, il viaggio è andato bene. Il Frecciarossa impiega solo 3 ore da Roma e Milano e così abbiamo evitato un possibile nervosismo della piccola, che invece, pare si sia adattata subito alla nuova situazione (NB. I bambini sotto i 4 anni viaggiano gratis in treno). Abbiamo constatato, per fortuna, che i treni sono forniti di toilette con fasciatoio per cambio pannolino. Certo non è il posto più comodo della Terra per cambiare un neonato, dato che i sobbalzi del treno fanno dondolare te ed il bimbo, appositamente legato con una cintura per evitare che cada sul pavimento lurido della suddetta toilette.

Prima di arrivare a Milano ci siamo preoccupati di chiamare un taxi che ci portasse a casa dei nostri amici, ma purtroppo, abbiamo capito che NON ESISTONO TAXI CON SEGGIOLINO in tutta Milano e, a questo punto, immagino in tutta Italia (Roma non la prendo neppure in considerazione!). Solo la Svezia forse è dotata di taxi a misura di bambino o di famiglie. Eh già, perché da quando siamo diventati genitori, ci siano accorti che il mondo fuori di casa, NON è AFFATTO a misura di bambino. 

I poveri neo-genitori, se vogliono portarsi dietro il proprio bimbo, anche semplicemente a cena, sono costretti ad imbattersi in una serie di barriere architettoniche e di pregiudizi a cui prima non avevamo pensato come, ad esempio: il ristorante che scegli deve avere spazio per il passeggino e magari anche un seggiolone a disposizione. Le toilette dei ristoranti...ve le raccomando (ho cambiato la piccola nei posti e nelle posizioni più assurde, credetemi), per non parlare poi dei camerieri e degli avventori anti-bambino che incontri in giro!

Domenica pomeriggio, con gli amici, siamo stati alla Mondadori di piazza Duomo a prendere un caffè. Ne ho approfittato per allattare la piccola. La gentilissima cameriera della caffetteria, mi ha fulminata non appena ha visto il passeggino e ad un certo punto, mentre passava furibonda tra i tavoli mi dice: "Signora, questo passeggino in mezzo alla strada ci dà molto fastidio!!!". Non l'ho presa a calci solo perché avevo il biberon in una mano ed Azzurra dall'altra parte. (Strega!) 
No, non è strano, spesso quando entri nei locali con il passeggino, i proprietari ti guardano male..."ecco, è arrivata la famigliola, con il bimbo che frigna ed il passeggino che toglie spazio agli altri tavoli". Lasciamo stare, poi quando Azzurra comincia a piangere perché vuole dormire e tutto il ristorante si gira a guardarti pensando: "Perché non la porta a casa quella bambina?". 

Insomma cercare di fare la vita di prima non è facile, ma io e Marco non molliamo. Abbiamo tanta grinta e proviamo, per quanto possibile, a non cambiare completamente le nostre abitudini. Certo, non possiamo esagerare per il bene della piccola, ma neanche rinchiuderci in casa e non avere una vita sociale fino al diciottesimo anno di vita della pupa!? Ci vuole equilibrio in tutte le cose. Sbaglio? (Se mi leggesse Tata Lucia di SOS Tata, con la sua vocina roca, mi direbbe: "I bambini, devono fare cose da bambini. La cena o l'aperitivo fuori, non sono adatti a loro!" Oddio che ansia!!)

In attesa dei prossimi viaggi, stay tuned!

P.S. Grazie a tutti gli amici milanesi che ci hanno ospitati ed accolti nella Milano (anti-bambino) da bere. ;)




sabato 23 febbraio 2013

Capelli


Se durante la gravidanza la tempesta ormonale che invade il tuo corpo rende i tuoi capelli più forti, lucenti e voluminosi grazie agli estrogeni, nei mesi post partum succede esattamente il contrario.

Infatti il brusco calo ormonale, prima provoca il baby blues che comporta sbalzi umorali di ogni sorta, e poi una caduta inesorable di capelli, oltre a donargli un colorito spento e depresso. 
Questo è esattamente quello che sta accadendo a me in queste settimane. :(

Ho letto che tale fenomeno dovrebbe fermarsi a breve, non appena i miei ormoni torneranno in equilibrio  e abbinando la cosa ad un'alimentazione ricca di ferro. Speriamo bene! 

Vi lascio con una canzone a tema.

Buon week end a tutti.

Stay tuned!

venerdì 15 febbraio 2013

Gita al parco



Mi piace sempre molto andare al parco, soprattutto ora che c'è la piccola. 

L'ultima volta che ci sono stata risale ad ottobre, circa una settimana dopo la nascita della piccola. Io e Marco l'abbiamo portata a fare la sua prima passeggiata all'ombra dei bellissimi pini marittima disseminati per Roma, vero simbolo di questa città.

Anche stavolta non sono rimasta delusa. Roma ci regala delle giornate di sole invidiabili e delle temperature che sembrano quasi primaverili. In più il sole, al tramonto, che si spegne dietro il Colosseo ed i tetti degli antichi palazzi romani ha sempre il suo innegabile fascino.

Passeggiare nel parco, vedere tutti quei bambini che giocano, le mamme che vanno a prendere i loro bimbi a scuola e poi si fermano a prendere un po' d'aria, i nonni che passeggiano o leggono un libro sulla panchina, gli innamorati che si abbracciono davanti al tramonto (ieri era San Valentino...era un tripudio di timidi sorrisi, baci rubati e rose rosse...comprate dal pachistano di turno ovviamente!)...insomma, tutto questo, ogni volta mi rassicura. Mi fa pensare che anche in una città grande e caotica come Roma ci sono spazi sereni come il parco alle 4.00 del pomeriggio, con i bambini che giocano a pallone (non potendolo fare sotto casa) con le mamme ed i loro passeggini, cone le signore ed i loro cagnolini e gli immancabili turisti...mi dà l'impressione che anche Roma sia una città più vivibile e non il MOSTRO che tutti i giorni ci risucchia nel caos e nel traffico dell'ora di punta! Mi sbaglio forse? 

Ad ogni modo la passeggiata di ieri mi ha dato serenità e la voglia di portare nuovamente la piccolina al parco (cosa che ho fatto proprio oggi!). La temperatura era un po' più bassa di ieri, ma non ha impedito a me di leggere e alla piccola di fare una "pennichella" all'aria aperta (cosa che adora da sempre!).

Stay tuned e buon week end!


P.S. Per questa volta tralascio le polemiche sul fatto che i parchi romani potrebbero essere tenuti molto meglio di come sono...ma che vogliamo fare? I nostri governanti sono troppo impegnati in affari personali per prendersi cura del bene dei cittadini.



mercoledì 13 febbraio 2013

Lu mare, lu sule, lu ientu



La piccola Azzurra ha fatto la sua prima mini vacanza con mamma e papà.
Siamo partiti per passare un paio di giorni in Salento e precisamente a Lecce, detta anche "Atene delle Puglie" per il suo ricchissimo patrimonio architettonico barocco.

Abbiamo deciso di prenotare in un piccolo B&B proprio nel centro della città, piuttosto che prenotare in un hotel. La scelta si è dimostrata ottima, in quanto la struttura, per così dire familiare, mi ha permesso di gestire la piccola e le sue esigenze in piena libertà e comodità. Infatti la nostra stanza era proprio vicino la cucina, così da potervi accedere facilmente in caso di poppate urgenti, evitando di disturbare receptionsts e concierge vari. 

Il B&B non era attrezzato per ospitare neonati. Poco male perché ci eravamo premuniti di lettino da campeggio (grazie alle ziette romane), con annesso materasso e biancheria (immaginate il portabagagli dell'auto...stracarico anche questa volta!Dobbiamo ottimizzare la preparazione dei bagagli...niente fronzoli, solo l'essenziale next time!)

La prova è andata benissimo. La piccola ha apprezzato il sole e le bellezze della città e si è adattata benissimo a dormire nel lettino da campo. Unica nota negativa: le scale del B&B. Per capirci, il palazzo era bellissimo, ma essendo d'epoca non aveva l'ascensore e portare su e giù il passeggino è stato abbastanza scomodo. 

Per il resto sono stati due giorni davvero belli e assolutamente da replicare, magari in qualche altra città italiana!D'altra parte, come dice spesso una mia cara amica... è proprio bella l'Italia!!!


Alla prossima!
P.S. Per la cronaca il B&B si chiama "Casa di Lò", al centro di Lecce. 
...e rimanendo in tema di Salento...poteva mai mancare la colonna sonora del viaggio? 

giovedì 7 febbraio 2013

Su il sipario



Chi ha detto che con la nascita di un bambino la vita sociale di una giovane coppia viene annientata?
Vi posso garantire che non è sempre così. Tant'è che venerdì scorso siamo andati a teatro e abbiamo portato con noi anche la piccola ;) 
In molti potrebbero sgranare gli occhi....impossibile? No, non è vero!

Lo spettacolo è cominciato alle 21.00 ed é durato circa un'ora e mezza. La piccola ha dormito tutto il tempo. Si è svegliata solo quando l'attore, che recitava il monologo, alzava la voce :)

La cosa divertente é che quando siamo arrivati a teatro con il passeggino e la piccola che dormiva dentro, una delle maschere ha esclamato: "ah, avete portato il bambino a teatro!" (il tutto condito da una faccia sbalordita) "ma i bimbi piangono! E se poi si sveglia?"

Io: "beh,  signora, vorrà dire che se piange andremo via!!!!!??" (strega!) 


Ad ogni modo la serata é andata benissimo e la piccola ha assistito alla sua prima teatrale! Sono molto orgogliosa di aver fatto questo tentativo. É un modo per dire a tante giovani coppie come la mia di non mollare e di continuare a fare, per quanto possibile, la vita pre-neonato. Certo, forse non potremo piú andare a ballare in discoteca, o fare vacanze avventurose e spericolate ....ma che importa, quando ogni giorno, hai la fortuna di scoprire e far scoprire cose nuove?



Le avventure con la piccola Azzurra non sono ancora finite...anzi, sono appena cominciate ;)



Stay tuned!!!!



P.S. Per la cronaca, il teatro era il Rossetti di Vasto e lo spettacolo era un monologo tratto dal libro di Pietro Grasso: "Per non morire di mafia". 

venerdì 18 gennaio 2013

Mamma blogger

 

Il web nasconde un mondo segreto: quello delle mamme blogger.
Come ha scritto Claudio Rossi Marcelli su "Internazionale" di oggi, quando qualcuno ti chiede: "Che lavoro fai?", non si deve più rispondere "Faccio la mamma!". Lo sguardo "socialmente compassionevole" del   tuo interlocutore potrebbe offenderti. Infatti, la società in cui viviamo oggi non permette più a noi donne,  mogli, fidanzate, compagne di vita ecc.... di essere SOLO MAMME. Dobbiamo anche essere donne in carriera, attraenti e sempre al passo con le ultime mode, dedicarci alla cucina, almeno quanto basta per non far lamentare tuo marito o il tuo compagno del fatto che non sai cucinare!, occuparti dei figli con la più grande naturalezza del mondo...insomma sfiorare la perfezione (o riuscire a fare tutto in maniera più meno equilibrata...la perfezione non di questo mondo!). Io dico sempre che essere donne al giorno d'oggi non è facile. In realtà non lo è stato neanche in passato se guardiamo alle diverse epoche storiche. 

Lasciando da parte ogni possibile polemica femminista, un facile escamotage per evitare lo sguardo compassionevole del proprio interlocutore è dire "Sono una mamma blogger!". La sostanza della tua natura di mamma non cambia, però può dare l'impressione di essere una sorta di mamma in carriera nel mondo del web e in più (cosa assai più divertente) condividere nell'etere i tuo dubbi, i tuoi pensieri, paure e gioie della maternità e...non solo. Se prima ci si poteva incontrare con altre mamme al parco o all'uscita del nido, adesso il web ti offre una piazza virtuale pressoché infinita. A me piace pensare che ci sia sempre qualcuno dall'altra parte dello schermo a leggere i miei post, attraverso una sorta di empatia virtuale. Perciò: grazie a tutti per essere lì dietro a leggermi!!! ;)

Stay tuned!

P.S. Grazie Paolo per l'ispirazione :)










martedì 8 gennaio 2013

Casa dolce casa



Tornati nella Capitale dopo diverse settimane di vacanze in Abruzzo. Siamo stati bene, ma dopo tanti giorni avevo bisogno di un po' di pace nella mia casetta romana.

Azzurra è stata buona durante tutto il viaggio di ritorno, un po' meno durante il pomeriggio a casa. Forse il cambiamento di aria deve averla un po' stancata. Ha pianto tutto il pomeriggio finché non è caduta addormentata alle 21.30, dopo aver singhiozzato per oltre un'ora senza sosta. (In questo caso non c'è trattato psico-pedagogico che regga).

Inutile raccontarvi la quantità di roba che abbiamo dovuto riportare dall'Abruzzo a Roma...la macchina era talmente carica che la parte posteriore aveva preso un assetto ribassato (Santa station wagon!!!).

Oggi ho avuto modo di riprendere possesso della casa e degli spazi, nostri e di Azzurra, che finora non sembra aver notato il cambio di letto, fasciatoio, sdraietta, bagnetto ecc.

I viaggi non sono finiti, ce ne saranno molti altri in futuro e la piccola dovrà abituarsi a due genitori girandoloni come noi. Stiamo già programmando le vacanze estive e non solo. Speriamo che la piccola apprezzi viaggiare quanto noi.

Vi anticipo che la prossima settimana avrò un ospite d'eccezione sulle pagine del blog! 

Siete curiosi??? stay tuned :)

P.S. Oggi Azzurra compie 3 mesi :)





martedì 1 gennaio 2013

Welcome 2013!!!!



Avrete notato la lunga assenza dei giorni scorsi. Purtroppo il primo Natale di Azzurra non è andato secondo i piani. Già immaginavo una bellissima festa, l'atmosfera natalizia che si respira in tutta la casa, la colonna sonora di Natale, il cibo più che abbondante, i sorrisi degli ospiti, le foto da scattare insieme alla piccola con il suo vestitino rosso...invece non è andata così! 
Andiamo con ordine:

1. Innanzi tutto, la mia famiglia quest'anno ha deciso di passare il Natale negli Stati Uniti. La loro assenza un po' si è fatta sentire. 

2. La sera della vigilia di Natale, la piccola Azzurra, appena entrata a casa dei nonni ha cominciato a piangere!! Non voleva stare in braccio a nessuno se non a me o al papà. Si è calmata solo quando abbiamo messo piede fuori di casa.

3. La stessa sera mi sono presa una bell'influenza, che mi ha tenuto a letto il 25, il 26 ed il 27 dicembre.
Inoltre il 27, la piccola ha dovuto fare i primi vaccini ed ha avuto qualche linea di febbre come reazione alle punture...insomma, le feste sono volate via velocemente e io non me ne sono neanche accorta.

Per fortuna ci siamo ripresi con la cena di Capodanno. Inizialmente, Marco ed io ci siano autoesclusi dai festeggiamenti soliti con i nostri amici, perché la presenza di Azzurra ci impediva di partecipare ai classici veglioni danzanti con annessa colazione alle 6.00 del mattino. Poi, invece si è creata una bella comitiva, con i nostri amici romani, arrivati freschi freschi in Abruzzo per festeggiare come noi, il primo Capodanno da genitori.
La serata è andata decisamente bene. Ci siamo divertiti, abbiamo mangiato bene ed i pupi sono stati degli angioletti tutta la sera. Siamo davvero fortunati!

Cosa augurarsi per il prossimo anno? Un 2013 che sia bello almeno la metà del 2012 appena passato.

Auguro a tutti voi uno splendido anno! Buon 2013!!!! :)

P.S. Special Thanks a Filomena, per aver realizzato in esclusiva per Azzurra le bellissime ballerine della foto. :)