Translate

lunedì 17 dicembre 2012

oh, oh, oh !!!



Il Natale è ormai alle porte e per la prima volta saremo in tre! :)

Quest'anno io e Marco, incredibile ma vero, siamo riusciti a comprare i regali di Natale per parenti ed amici in anticipo (roba da guinnes dei primati!). L'unica cosa che manca è un piccolo regalo per Azzurra.

In questi giorni, girando per negozi (con gente che gira intorno senza una meta e soprattutto senza soldi!) ho visto un tripudio di colori natalizi, quali il verde, il dorato, l'argento e l'immancabile rosso!! Per le bimbe c'è l'imbarazzo della scelta e non ho potuto fare a meno di fermarmi a guardare quei deliziosi abitini di velluto rosso acceso che farebbero tenerezza anche ai più burberi :)

Già m'immagino la prima foto della piccola davanti l'albero di Natale scintillante di luci. Come dice una mia cara amica: non può mancare la tutina rossa con su scritto "Il mio primo Natale" con tanto di renna e di Babbo Natale. Direi che è un must!
Per ora ho comprato un paio di vestitini in tricot blu e rosso, fantasia jacquard, che fanno tanto vacanze in montagna e tanto inverno sotto la neve (anche se torno a precisare che io ODIO l'inverno!) con abbinati dei collant di lana rossi. 

Non le ho ancora raccontato la storia di Babbo Natale, delle renne, della casa in Finlandia (se è lì che abita...) degli elfi che impacchettano i regali, del lupo cattivo (no, quello è Cappuccetto Rosso!!!) ecc. A dire il vero dovrei rispolverare un po' la memoria...doh!
Avrò modo l'anno prossimo, quando sarà più grande.

Intanto, vi saluto con una canzone chiaramente in tema natalizio. Stay tuned! :)











lunedì 10 dicembre 2012

"La città l'è 'na brutta bestia!" (cit.)



Oggi ho deciso di intraprendere l'impresa: prendere per la prima volta i mezzi pubblici con Azzurra.
La scusa era che dovevo andare da  "IO BIMBO"  sulla Tuscolana a comprare il latte in polvere (è il posto più economico in cui comprarlo), Marco è fuori città, così invece di chiamare il taxi ho deciso di prendere la metro. 

Uscita di casa con il passeggino, primo imprevisto: comicia a piovere (mhmhmhmmh). Va bè, la fermata della metro è vicino casa, quindi non mi spazientisco e mi dirigo verso l'ingresso.

Arrivo davanti alla scalinata che porta alla stazione della metro e...ops! Non c'è l'ascensore. Beh, anche qui non mi spazientisco. Aspetto e chiedo al primo baldo giovine di darmi una mano a portar giù dalle scale il passeggino. Fin qui tutto ok. Il problema è che ho dovuto ripetere questa tiritera per ben quattro volte tra andata e ritorno, dato che in nessuna stazione c'era l'ascensore. Grazie mille ATAC!! 
Per fortuna ho incontrato persone gentili che mi hanno aiutata a salire e scendere dalle scale con il passeggino. 

Il fatto è che quando prendi i mezzi pubblici da sola, non ti fai troppi problemi, se non quello di uscire di casa ad un orario decente per evitare di arrivare con un ritardo spaventoso, dato il cronico ritardo che contraddistingue i mezzi pubblici romani. Ora, invece, che devi preoccuparti di portare con te un neonato con un passeggino, devi considerare tanti altri aspetti ed organizzarti di conseguenza.

Questa mia piccola difficoltà di girare in città con il passeggino, mi fa pensare a tutti i disabili che ogni giorno incontrano ostacoli incredibili nello spostarsi da un punto ad un altro della città a causa delle barriere architettoniche (come si suol dire) ma soprattutto a causa di automobilisti scorretti che parcheggiano male e all'amministrazione comunale che fa poco, o nulla, per facilitare loro la vita.

Se il livello di sviluppo di una civiltà si vede dalle regole che riesce a darsi, secondo me si vede anche dal sistema dei trasporti pubblici che è in grado di darsi e Roma, nella mia classifica personale, non è messa proprio bene!

venerdì 7 dicembre 2012

la ripresa 2



Ieri sono riuscita finalmente ad uscire e ad andare da un parrucchiere, dopo due mesi e mezzo!
Ho tagliato un po' i capelli, ormai diventati molto lunghi e sfibrati, causa shampi veloci e soprattutto causa abbassamento dei livelli ormonali, che provocano un'intensa caduta dei capelli nel post partum. 

Il parrucchiere ha voluto dare una piega diversa ai capelli, che di solito porto lisci come gli spaghetti, rendendoli un po' più mossi e voluminosi. Il risultato mi è piaciuto molto. Il commento di mia sorella, quando sono tornata a casa è stato molto rincuorante:"Oh, finalmente hai una parvenza di donna!adesso ti manca solo un po' di trucco e sei a posto!". Grazie mille per il supporto, sorella! 

In effetti, nei giorni passati la mia migliore amica è stata la tuta da ginastica insieme alle mie sneakers. Voglia di agghindarmi: zero. Non sono ancora rientrata perfettamente nei miei vestiti pre-gravidanza, il che non  fa altro che peggiorare il mio umore!

Comunque, dopo diverse settimane fasciata nella mia tuta da ginnastica, ho finalmente indossato di nuovo una gonna (solo perchè spinta da mio marito, altrimenti sarei rimasta infagottata nella mia tutona storica, sempre la stessa, dai tempi del liceo!).

Un lato positivo c'è però in tutto questo: siamo in inverno e ciò fa sì che io possa camuffare la mia pancetta, nascondendola dietro grossi maglioni di lana tricot :) 

Non pensavo che avrei trovato un lato positivo nell'inverno, dato che di solito lo odio!