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martedì 11 settembre 2012

Piccoli, inaspettati segni di civiltà



Con la maternità mi sono accorta che spesso le persone che incontro tendono a guardare prima la mia pancia e poi a guardarmi negli occhi. La cosa mi fa sorridere e a volte m'imbarazza anche un po'. Questo succede soprattutto quando cammino per strada ed incrocio gli sguardi di estranei, catturati dalla mia pancia. 

A volte, mi succede anche che alcune persone che incontro per strada, soprattutto donne, mi sorridano, mi facciano gli auguri oppure cerchino di indovinare il sesso del nascituro (ognuna con una tecnica diversa: forma della pancia, del viso ecc.)

La cosa che però mi ha stupito di più nel corso di questi nove mesi è che in luoghi pubblici, sull'autobus, alle poste, al supermercato e perfino in autogrill, tutti sembrano avere un occhio di riguardo (o almeno un sorriso) per le donne in dolce attesa.

Ad esempio, sui mezzi pubblici, nonostante ci siano i posti riservati alle gestanti, spesso e volentieri capita che qualcuno si alzi e mi ceda il posto, nonostante io non lo chieda mai spontaneamente. La cosa più stupefacente è che nella maggior parte dei casi sono le donne che mi cedono il posto. "Solidarietà femminile versus Cavalleria dei cosiddetti gentleman: 1-0".

Questa mattina sono andata all'ufficio postale vicino casa per pagare l'ennesima multa (sigh!). Appena entrata prendo il mio numerino (ero il n.220 ed il display segnava n.140...doppio sigh!!!!) e mi accingo ad aspettare per almeno un'ora. Con pazienza trovo un posto a sedere e mi metto tranquilla a sfogliare il mio giornale, nell'attesa che chiamino il mio numero. Dopo circa dieci minuti sento una voce che proviene da dietro al banco: "Signora, scusi, cosa deve fare lei?". Alzo gli occhi, sicura che non si stesse rivolgendo a me. E invece c'era un signore sorridente che guardava proprio me con sguardo tenero e mi invitava ad avvicinarmi per fare le mie operazioni postali. Appena mi avvicino al banco, il gentile signore continua: "Signora, quando entra in un ufficio postale deve mettersi di profilo affinché noi possiamo vederla e farle saltare la fila!!!". Sono scioccata: mai successa una cosa simile!!! Mi sono sentita quasi in colpa verso le cento persone in coda prima di me.

Quando sono uscita ho pensato: la gravidanza ha un sacco di vantaggi che non avevo considerato!!! Forse avrei dovuto approfittarne di più nei mesi scorsi ;)...siete d'accordo?

4 commenti:

  1. è vero... ma puoi sempre recuperare! io ho 2 bollette da pagare, quando posso portartele?!?
    tanti baci
    C

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  2. Ciao Ca! A me successe esattamente la stessa cosa..ed anche io mi sentii in colpa come se tanta attenzione non fosse giustificata! In realtá, però, la mia esperienza non è sempre stata così positiva..mi è capitato anche di ascoltare critiche gratuite davvero fuori luogo! In fila al supermercato al commesso che chiedeva di farmi passare avanti ho sentito rispondere un sonoro "mica siamo in ospedale qui!!"...come se, poi, in ospedale fossero tutti disposti a cedere il loro sudato posto in fila alla prima panciuta che passa! Un giorno proprio in ospedale mi è capitato di sentire il commento di una “pia suorina” che, in attesa di sottoporsi alle sue analisi cliniche con tanto di pseudo-breviario, non faceva mistero del suo disappunto per il fatto che le suddette panciute (esclusivamente dall' ottavo mese in poi!) avessero la precedenza!!!
    Per fortuna le esperienze positive sono state più numerose delle negative..e quindi, in ogni caso, viva le panciute!!!
    Claire

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  3. Grandeeee Ca'!!!!

    Ottimo suggerimento qllo sul pancione x saltare la fila in posta! d'ora in avanti ci mando Quiki e gli dico di mettersi di profilo, così lo scambiano x uno incinto e passa avanti anke lui! hihihih!

    Sxo cmq lì tt ok, sia voi futuri mamy e papy sia la piccola! Ormai manka poco!!!! =)

    baciiii
    Ale

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