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lunedì 17 dicembre 2012

oh, oh, oh !!!



Il Natale è ormai alle porte e per la prima volta saremo in tre! :)

Quest'anno io e Marco, incredibile ma vero, siamo riusciti a comprare i regali di Natale per parenti ed amici in anticipo (roba da guinnes dei primati!). L'unica cosa che manca è un piccolo regalo per Azzurra.

In questi giorni, girando per negozi (con gente che gira intorno senza una meta e soprattutto senza soldi!) ho visto un tripudio di colori natalizi, quali il verde, il dorato, l'argento e l'immancabile rosso!! Per le bimbe c'è l'imbarazzo della scelta e non ho potuto fare a meno di fermarmi a guardare quei deliziosi abitini di velluto rosso acceso che farebbero tenerezza anche ai più burberi :)

Già m'immagino la prima foto della piccola davanti l'albero di Natale scintillante di luci. Come dice una mia cara amica: non può mancare la tutina rossa con su scritto "Il mio primo Natale" con tanto di renna e di Babbo Natale. Direi che è un must!
Per ora ho comprato un paio di vestitini in tricot blu e rosso, fantasia jacquard, che fanno tanto vacanze in montagna e tanto inverno sotto la neve (anche se torno a precisare che io ODIO l'inverno!) con abbinati dei collant di lana rossi. 

Non le ho ancora raccontato la storia di Babbo Natale, delle renne, della casa in Finlandia (se è lì che abita...) degli elfi che impacchettano i regali, del lupo cattivo (no, quello è Cappuccetto Rosso!!!) ecc. A dire il vero dovrei rispolverare un po' la memoria...doh!
Avrò modo l'anno prossimo, quando sarà più grande.

Intanto, vi saluto con una canzone chiaramente in tema natalizio. Stay tuned! :)











lunedì 10 dicembre 2012

"La città l'è 'na brutta bestia!" (cit.)



Oggi ho deciso di intraprendere l'impresa: prendere per la prima volta i mezzi pubblici con Azzurra.
La scusa era che dovevo andare da  "IO BIMBO"  sulla Tuscolana a comprare il latte in polvere (è il posto più economico in cui comprarlo), Marco è fuori città, così invece di chiamare il taxi ho deciso di prendere la metro. 

Uscita di casa con il passeggino, primo imprevisto: comicia a piovere (mhmhmhmmh). Va bè, la fermata della metro è vicino casa, quindi non mi spazientisco e mi dirigo verso l'ingresso.

Arrivo davanti alla scalinata che porta alla stazione della metro e...ops! Non c'è l'ascensore. Beh, anche qui non mi spazientisco. Aspetto e chiedo al primo baldo giovine di darmi una mano a portar giù dalle scale il passeggino. Fin qui tutto ok. Il problema è che ho dovuto ripetere questa tiritera per ben quattro volte tra andata e ritorno, dato che in nessuna stazione c'era l'ascensore. Grazie mille ATAC!! 
Per fortuna ho incontrato persone gentili che mi hanno aiutata a salire e scendere dalle scale con il passeggino. 

Il fatto è che quando prendi i mezzi pubblici da sola, non ti fai troppi problemi, se non quello di uscire di casa ad un orario decente per evitare di arrivare con un ritardo spaventoso, dato il cronico ritardo che contraddistingue i mezzi pubblici romani. Ora, invece, che devi preoccuparti di portare con te un neonato con un passeggino, devi considerare tanti altri aspetti ed organizzarti di conseguenza.

Questa mia piccola difficoltà di girare in città con il passeggino, mi fa pensare a tutti i disabili che ogni giorno incontrano ostacoli incredibili nello spostarsi da un punto ad un altro della città a causa delle barriere architettoniche (come si suol dire) ma soprattutto a causa di automobilisti scorretti che parcheggiano male e all'amministrazione comunale che fa poco, o nulla, per facilitare loro la vita.

Se il livello di sviluppo di una civiltà si vede dalle regole che riesce a darsi, secondo me si vede anche dal sistema dei trasporti pubblici che è in grado di darsi e Roma, nella mia classifica personale, non è messa proprio bene!

venerdì 7 dicembre 2012

la ripresa 2



Ieri sono riuscita finalmente ad uscire e ad andare da un parrucchiere, dopo due mesi e mezzo!
Ho tagliato un po' i capelli, ormai diventati molto lunghi e sfibrati, causa shampi veloci e soprattutto causa abbassamento dei livelli ormonali, che provocano un'intensa caduta dei capelli nel post partum. 

Il parrucchiere ha voluto dare una piega diversa ai capelli, che di solito porto lisci come gli spaghetti, rendendoli un po' più mossi e voluminosi. Il risultato mi è piaciuto molto. Il commento di mia sorella, quando sono tornata a casa è stato molto rincuorante:"Oh, finalmente hai una parvenza di donna!adesso ti manca solo un po' di trucco e sei a posto!". Grazie mille per il supporto, sorella! 

In effetti, nei giorni passati la mia migliore amica è stata la tuta da ginastica insieme alle mie sneakers. Voglia di agghindarmi: zero. Non sono ancora rientrata perfettamente nei miei vestiti pre-gravidanza, il che non  fa altro che peggiorare il mio umore!

Comunque, dopo diverse settimane fasciata nella mia tuta da ginnastica, ho finalmente indossato di nuovo una gonna (solo perchè spinta da mio marito, altrimenti sarei rimasta infagottata nella mia tutona storica, sempre la stessa, dai tempi del liceo!).

Un lato positivo c'è però in tutto questo: siamo in inverno e ciò fa sì che io possa camuffare la mia pancetta, nascondendola dietro grossi maglioni di lana tricot :) 

Non pensavo che avrei trovato un lato positivo nell'inverno, dato che di solito lo odio!

lunedì 26 novembre 2012

Papà sull'orlo di una crisi di nervi!!!



Il post di oggi lo dedico ai papà (o futuri tali).
La ragione è che oggi mi è capitato di vedere una ragazza incinta (in età gestazionale alquanto avanzata) che si aggirava per i corridoi del reparto di ginecologia del Fatebenefratelli come un'ossessa. Mi sembrava un po' nervosa, forse perchè andava di fretta o perchè era in ritardo o semplicemente perchè era una "giornata NO".
Dietro di lei, c'era il povero compagno/futuro papà che, sudato e con il fiatone, si affannava a seguirla con in mano borsa, borsone, pacchetti, giacca ecc..... L'ho visto un po' in difficoltà e mi ha fatto pensare che i compagni-fidanzati-mariti di donne in attesa vengono messi a dura prova durante la gravidanza...anzi ora che ci penso, anche dopo il parto.

Sono sempre molto disponibili e si devono sorbire tutti nervosismi, gli sbalzi di umore, le crisi isteriche delle compagne in dolce attesa con gli ormoni impazziti. Se è vero che durante la gravidanza noi donne vogliamo essere coccolate e sentirci al centro dell'attenzione, è anche vero che a volte, da "arpie" quali siamo, ce ne approfittiamo un po' (hihihihii) o sbaglio?

Non è un caso che anche gli uomini soffrano di depressione post-partum (sembra assurdo ma è vero! A quanto pare ne soffra il 10% dei papà). Probabilmente anche loro accumulano, come noi donne, un po' di stress...non stento a crederci!

Ad ogni modo, sarebbe impossibile pensare di vivere la gravidanza e tutto ciò che ne consegue, senza i futuri papà al proprio fianco. Per me è stato così. Siete d'accordo?


giovedì 22 novembre 2012

La ripresa



Ieri abbiamo portato Azzurra a fare il terzo controllo periodico dal pediatra, al Fatebenefratelli che, per la cronaca ha spostato la sede dei poliambulatori sull'altra sponda del Tevere. Non che la cosa renda più facile la possibilità di trovare parcheggio alle 08.00 di mattina (in realtà l'orario è ininfluente!).

Il responso è stato positivo: la piccola è arrivata a pesare 4.025 kg e presenta regolarità nella crescita (lo credo bene! con quello che mangia!).

Mentro ero nella nuova e colorata sala d'attesa dell'ambulatorio di pediatria, insieme ad altre mamme e papà ansiosi di entrare a fare i controlli, non ho potuto fare a meno di notare, come capitato altre volte, che tutte le neo-mamme, a distanza di poche settimane dal parto, si infagottano tutte allo stesso modo per mascherare i chili residui della maternità.Come? Indossando tute e scarpe da ginnastica, con piumini sportivi dai colori improbabili. Come se il vestirsi sportivo fosse una sorta di divisa post partum: "OK devo stare comoda e soprattutto non ho tempo di creare outfit alla moda!".

Già, perchè dopo il parto, ci sentiamo a pezzi e l'ultima collezione haute couture autunno/inverno di Marc Jacobs non ci interessa affatto! L'unica cosa che vorremmo è sparire dalla faccia della terra, insieme ai nostri chili di troppo, la bilancia e a tutti gli specchi che abbiamo dentro casa!

La ripresa non è facile, fisicamente e psicologicamente. Il parto è un evento talmente sconvolgente che dobbiamo avere un po' di tempo per metabolizzare il tutto: il corpo che cambia, la vita (ed il giro-vita) che cambia, il modo di pensare noi stesse che cambia...Forse dovrò comprare anche io una tuta da ginnastica. :)





mercoledì 14 novembre 2012

Gioie e dolori...dell'allattamento


Quando sta per arrivare un bambino in famiglia, la prima cosa che le future neomamme temono è il momento del parto: le contrazioni, il travaglio, le doglie ecc.
Al corso pre-parto, la psicologa e le ostetriche di turno spiegano per filo e per segno quali sono le varie fasi del parto, le possibili posizioni del bambino, gli eventuali interventi del ginecologo e così via.
Ci viene anche spiegato che appena dopo la nascita si deve subito attaccare il bimbo al seno per stimolare, con la suzione, la montata lattea. In effetti, è quello che ho fatto, immaginando un momento intimo e magico da condividere con mia figlia. Nessuno però mi aveva detto di quanto potesse essere dolorosa la suzione.

A nulla sono valsi i numerosi consigli di infermieri, ostetriche, pediatra e ginecologo sulle posizioni di allattamento, su come mettere la bocca del bambino intorno all'aureola mammaria...insomma, dopo oltre un mese, ho ancora dolori al seno ogni volta che allatto la piccola.

Ho utilizzato tutti i tipi di creme, lozioni, olii lenitivi, qualsiasi cosa potesse dare sollievo ai miei seni, ma niente da fare. La sola soluzione è darle il latte in polvere con il biberon quando voglio riposarmi un po'.

Le ostetriche dell'ospedale Fatebenefratelli mi avevano detto che dopo qualche giorno, in genere, il dolore si sarebbe alleviato.Beh non è così. Ho chiesto un consiglio a mio padre, che è medico:

io: "Papà, quando smetteranno di farmi male i seni?"
lui:"Quando smetterai di allattare"
io: "Ma l'ostetrica mi ha detto che dopo qualche giorno il dolore sarebbe passato!?"
lui:"Eh, si vede che quell'ostetrica non ha mai allattato!".

Grazie per l'incoraggiamento,papà.



giovedì 8 novembre 2012

La lunga strada verso casa


Buongiorno a tutti!

Chiedo venia per la mancanza della scorsa settimana, ma gli eventi, che ben conoscete, mi hanno portato a fare la mamma a tempo pieno!
Inoltre la settimana scorsa siamo tornati per la prima volta in Abruzzo con la piccolina e ci siamo trattenuti per diversi giorni.
Il viaggio di andata da Roma è stato molto tranquillo. La piccola ha dormito tutto il tempo e sembra abbia gradito la guida sportiva del padre (!).
Arrivati in Abruzzo, siamo stati accolti oltre che dai nonni impazienti, anche da una serie di amici, parenti, vicini di casa e conoscenti vari che non avevano ancora potuto conoscere di persona Azzurra. 
L'impatto per la piccola è stato positivo, anche se in certi casi, troppa confusione intorno a lei, l'ha resa abbastanza nervosa...il che mi sembra normale se consideriamo che la sua soglia di attenzione, a questa età, si attesta ad un massimo di 10 secondi!

Anche in questo caso non abbiamo perso occasione di portare Azzurra al mare. Le prime giornate di novembre, fortunatamente ancora molto calde e soleggiate, ci hanno permesso di fare lunghe passeggiate in riva al mare e sulla pista ciclabile che costeggia il litorale Adriatico. Devo dire che è stato davvero bello e sono contenta di aver fatto respirare ad Azzurra un po' di iodio e di averla portata a spasso sotto il sole (elemento fondamentale per l'assorbimento della vitamina D). Purtroppo in una città come Roma non è facile respirare aria pulita, nonostante la presenza di molti parchi, il che giustifica sempre una piccola fuga verso il mare...siete d'accordo?

Chiudo col dire che oggi è 8 novembre e Azzurra compie il suo primo mese di vita! :)

Alla prossima!

P.S. il passeggino è della marca norvegese Stokke: www.stokke.com  

lunedì 22 ottobre 2012

Tutto sembra più semplice di fronte al mare.


Finalmente, dopo una decina di giorni di convalescenza post partum e adeguamento di orari nanna-pappa-pupù, abbiamo deciso di uscire per la prima volta in tre e concederci una gita al mare.

A molti potrà sembrare banale decidere di dedicarsi qualche ora di svago, ma con una bimba di circa 10 giorni di vita, bisogna organizzarsi adeguatamente, se non si vuole incorrere in qualche intoppo dell'ultimo minuto (immagino che tutte le neo-mamme lo sappiano!). 

Devo ammettere che io ed il papà, per essere stata la prima volta, ce la siamo cavata bene, complici anche una calda giornata di sole,una leggera brezza marina e...ovviamente...il mare, che si stagliava lucente dalla terrazza del ristorante: uno spettacolo inaspettato, considerato che siamo a fine ottobre!

La piccola Azzurra è stata un angioletto. Ha sonnecchiato all'ombra del gazebo del ristorante (http://www.ristorantenervialkursaal.it/) e ha pianto solo all'ora della pappa (direi il minimo sindacale!), lasciandoci gustare il nostro pranzo accompagnato da un vinello bianco fresco. Per noi genitori, che adoriamo il mare, è stato bellissimo! 

Noi siamo già pronti per le vacanze estive: il costume da bagno per la piccola lo abbiamo già comprato e non vediamo l'ora di tirarlo fuori con il primo caldo, l'estate prossima! 

Vi terrò aggiornati!

domenica 14 ottobre 2012

Il mio pancione non c'è più!






Carissimi amici, 

il consueto post del lunedì questa settimana è saltato. Infatti, lunedì 8 ottobre 2012 è nata la mia piccolina. 
Dopo 14 ore di travaglio, circa 5 ore a casa ed il resto in ospedale, alle 14.45 è nata!
Lasciando perdere tutti i particolari del parto, la piccola sta bene, è lunga 51 cm per 2760 grammi; ha i capelli rossi ed è stupenda! Io ed il papà non possiamo essere più felici!!! :)

Siamo rientrati a casa dall'ospedale mercoledì ed è lì che è cominciata la nostra vita in tre :)
Bando ai banalismi, posso assicurare che è una sensazione unica e speciale. Auguro a tutti di provarla almeno una volta nella vita. 

Prima del grande evento di lunedì volevo postare una piccola anteprima fotografica. Mi sono divertita con un amico a scattare delle foto del pancione (che ora non c'è più!!!). A breve ve ne parlerò meglio. 
Per ora ringrazio il mio grande fotografo Jacopo Di Cera e, se volete maggiori informazioni, potete vistare il seguente sito:  www.studio8pro.com   

A prestissimo!




mercoledì 3 ottobre 2012

Short update dall'ospedale.

Questa mattina ho fatto l'ultimo controllo con il mio ginecologo e l'ultimo monitoraggio in ospedale.

Ormai alla fine della 40° settimana, il monitoraggio ha registrato un paio di contrazioni (sporadiche e irregolari) e ciò significa che... "c'è vita su Marte!". Qualcosa comincia piano piano a muoversi, anche se il medico dice che ci vorrà ancora qualche giorno di attesa, quindi non entusiasmiamoci troppo!

140 battiti al minuto di media e sporadiche contrazioni registrate. 

Vi terrò aggiornati! ;)

lunedì 1 ottobre 2012

...e per ingannare il tempo...



Siamo a meno di 3 giorni dalla fatidica deadline e ancora nessun segnale rilevante. 
Le giornate sembrano non passare mai e così per ingannare un po' il tempo ho deciso di dedicare qualche ora a me stessa per farmi trovare pronta all'arrivo della piccola. 

Così ho preso appuntamento dal parrucchiere e dall'estetista per un restauro più o meno completo (si fa quel che si può!). Fondamentale è stato fare il pedicure (come ha detto una delle lettrici di questo blog: in ospedale i miei piedi saranno al centro dell'attenzione, perciò è meglio essere in ordine;) ). 
L'estetista di turno, per fare cosa gradita, ha deciso di mettermi un bello smalto, indovinate di che colore??? ROSA!!!! naturalmente in tema con la nascita (ci risiamo, sarò perseguitata dal rosa!!! mancava solo che mi proponesse di applicare sulle unghie la faccetta sorridente di Hello Kitty!). L'ho lasciata fare...non sono riuscita a dirle di no, era così eccitata e poi mi ha fatto un massaggio ai piedi che è valso tutto il prezzo del trattamento (non potete immaginare quanto i miei piedi, ormai a forma di cotechino, ne avessero bisogno!). 

Sono passata poi alla ceretta...ehm, meglio sorvolare sui dettagli in questo caso.

Infine, taglio di capelli e piega. Niente paura, il taglio non è stato drastico, ma solo un modo per togliere i residui dell'estate e dei continui bagni in mare, sabbia, doccia fredda, bagno, di nuovo doccia e tanto, tanto sole....

Diciamo che mi sono fatta viziare per qualche ora e devo dire che mi sono sentita meglio dopo questi trattamenti di bellezza soprattutto perché, come mi è stato anticipato da altre neo-mamme, dopo il parto non avrò tempo neanche per fare un shampoo degno di questo nome, dato che le mie giornate saranno scandite (o forse dovrei dire stravolte) da pappe, pannolini, nanna ecc. pertanto prevenire è meglio che curare!

Mercoledì avrò il prossimo monitoraggio, spero tanto ci siano aggiornamenti importanti!

martedì 25 settembre 2012

Siete pregati di rimanere in attesa




Sono quasi arrivata alla fine della 39° settimana. Ciò significa che ormai sono agli sgoccioli e che dovrei cominciare seriamente a fare il countdown di rito.

Ho già effettuato due monitoraggi o, come si dice in gergo medico, due cardiotocografie fetali. 
Per chi non lo sapesse questo tipo di esame consiste nell'appoggiare due sensori sulla pancia che rilevano il battito cardiaco del feto (la pupa ha un ritmo medio di 140 battiti al minuto) e le eventuali contrazioni  preparatorie dell'utero della futura mamma. Dico "eventuali" perché come è accaduto nel mio caso, non sono state registrate contrazioni finora. Ciò significa che ho ancora diversi giorni da aspettare. La pupa non è ancora pronta a conoscere il mondo fuori dal pancione. Non che la cosa mi dispiaccia, la Natura ha i suoi tempi, però io ed il futuro papà stiamo diventando impazienti di conoscerla, per non parlare dei futuri nonni!

Secondo una teoria "pagana" bisogna aspettare la "luna nuova" ovvero l'inizio di una nuova rivoluzione lunare, affinché si rompano le acque e cominci il travaglio. Questa non è la prima teoria non scientifica sulla gravidanza che sento in questi mesi, ve ne sono delle più disparate: dalla forma della pancia per sapere il sesso del nascituro (mia madre dice: "pancia pizzuta non porta cappello"), alla forma del viso della mamma, alla teoria secondo cui bisogna mangiare per due (ovvero abbuffarsi secondo il canoni delle mamme e delle nonne), alle voglie di qualsiasi tipo che improvvisamente dovresti avere durante i nove mesi (mai avute!) per far impazzire i papà e così via...beh io non credo a tutte queste teorie, ad ogni modo alcune fanno proprio sorridere :)

Detto ciò, resto in attesa ed ancora in attesa. Vi terrò aggiornati sui prossimi sviluppi!





martedì 18 settembre 2012

Maternità è business.





Ieri, dopo vari mesi di attesa, siamo finalmente andati in negozio a ritirare il primo lettino della nostra bimba. 
Il negozio di riferimento è "IO BIMBO" (http://www.iobimbo.it), considerato una vera e propria istituzione a Roma e dintorni. I prezzi sono convenienti e ed il negozio è ben fornito di ogni oggetto utile/futile per mamma e bimbo. 

Dopo aver cominciato a frequentare negozi per la maternità (mondo a me prima totalmente sconosciuto), mi sono resa conto che dopo il matrimonio, il business della nascita è uno di quelli che non conosce crisi, nonostante i tempi che corrono! Già, perché puoi entrare in questo tipo di negozi e nel giro di un'ora arrivare a spendere centinaia di euro senza accorgertene. Dal ciuccio, al passeggino, alla vasca da bagno, fino alla pipetta aspira muco (e non vado oltre!), saremmo capaci di comprare qualsiasi cosa, soprattutto se si è al primo figlio.

Le commesse sono sempre pronte ad aiutarti e a propinarti l'ultima offerta disponibile, la carta fedeltà o la raccolta punti del momento, tanto che noi poveri futuri genitori, finiamo con l'avere una confusione incredibile su cosa sia effettivamente necessario e cosa no. Se le mamme sono confuse, figuriamoci i papà! 

Un buon canale per aquistare a prezzi più convenienti dei negozi, è sicuramente internet, stando attenti alle possibili frodi che sono sempre in agguato. Oppure a Roma, ma come immagino in tantissime città d'Italia, vi sono negozi dell'usato dedicati esclusivamente alla maternità ed ai nuovi nati, dove è possibile acquistare merce di seconda mano oppure vendere i propri oggetti in conto vendita (http://romaprati.babybazar.it). 

Infine, uno dei metodi più economici è senza dubbio quello di chiedere in prestito ad amici e/o parenti che abbiano già avuto figli tutti quegli oggetti ormai in disuso data l'età avanzata dei loro figli. Vi assicuro che questo metodo permette un risparmio non indifferente ai neogenitori e soprattutto, per chi come noi vive in case di piccole dimensioni, ciò significa riconsegnare l'oggetto a coloro che ce l'hanno dato in prestito, evitando di riempire il microsgabuzzino di casa con roba ingombrante.

Ultima considerazione da fare è la orribile divisione cromatica che la maggior parte delle aziende produttrici di abitini per neonati utilizza ormai in maniera diffusa, ovvero: celeste per lui, rosa per lei. Ho cominciato ad avere la nausea nel vedere interi scaffali monoscromatici per bimbo e bimba, senza avere la possibilità di scegliere se non tra varie le tonalità di rosa: confetto, pallido, shocking o Schiapparelli (come dicono i fashionisti).

Ogni volta mi chiedo, ma gli altri colori dell'iride che fine hanno fatto? Siamo costretti ad incanalare i nostri bambini al'interno di un preciso schema imposto dalle case di moda già dopo pochi giorni di vita? Mi sembra un po' presto, considerati i vari compromessi a cui dovranno far fronte i nascituri del nuovo millennio. Almeno il colore del pigiama voglio poterlo scegliere tra una varietà di minimo 10 colori. Chiedo forse troppo?

martedì 11 settembre 2012

Piccoli, inaspettati segni di civiltà



Con la maternità mi sono accorta che spesso le persone che incontro tendono a guardare prima la mia pancia e poi a guardarmi negli occhi. La cosa mi fa sorridere e a volte m'imbarazza anche un po'. Questo succede soprattutto quando cammino per strada ed incrocio gli sguardi di estranei, catturati dalla mia pancia. 

A volte, mi succede anche che alcune persone che incontro per strada, soprattutto donne, mi sorridano, mi facciano gli auguri oppure cerchino di indovinare il sesso del nascituro (ognuna con una tecnica diversa: forma della pancia, del viso ecc.)

La cosa che però mi ha stupito di più nel corso di questi nove mesi è che in luoghi pubblici, sull'autobus, alle poste, al supermercato e perfino in autogrill, tutti sembrano avere un occhio di riguardo (o almeno un sorriso) per le donne in dolce attesa.

Ad esempio, sui mezzi pubblici, nonostante ci siano i posti riservati alle gestanti, spesso e volentieri capita che qualcuno si alzi e mi ceda il posto, nonostante io non lo chieda mai spontaneamente. La cosa più stupefacente è che nella maggior parte dei casi sono le donne che mi cedono il posto. "Solidarietà femminile versus Cavalleria dei cosiddetti gentleman: 1-0".

Questa mattina sono andata all'ufficio postale vicino casa per pagare l'ennesima multa (sigh!). Appena entrata prendo il mio numerino (ero il n.220 ed il display segnava n.140...doppio sigh!!!!) e mi accingo ad aspettare per almeno un'ora. Con pazienza trovo un posto a sedere e mi metto tranquilla a sfogliare il mio giornale, nell'attesa che chiamino il mio numero. Dopo circa dieci minuti sento una voce che proviene da dietro al banco: "Signora, scusi, cosa deve fare lei?". Alzo gli occhi, sicura che non si stesse rivolgendo a me. E invece c'era un signore sorridente che guardava proprio me con sguardo tenero e mi invitava ad avvicinarmi per fare le mie operazioni postali. Appena mi avvicino al banco, il gentile signore continua: "Signora, quando entra in un ufficio postale deve mettersi di profilo affinché noi possiamo vederla e farle saltare la fila!!!". Sono scioccata: mai successa una cosa simile!!! Mi sono sentita quasi in colpa verso le cento persone in coda prima di me.

Quando sono uscita ho pensato: la gravidanza ha un sacco di vantaggi che non avevo considerato!!! Forse avrei dovuto approfittarne di più nei mesi scorsi ;)...siete d'accordo?

lunedì 3 settembre 2012

We Can Do It! (ovvero -1).




Dopo la pausa estiva, Roma ed il suo traffico sono tornati alla normalità. Tutti sono rientrati dalle ferie e la strada che mi porta verso l'ufficio è tornata ai livelli di caos di un qualsiasi giorno di lavoro, con gli autisti stressati ed insofferenti degni di tutte le ore di punta che si rispettino in una grande città.

Mentre andavo al lavoro stamattina, pensavo (con un sorrisino sardonico, lo ammetto) che per me oggi sarebbe stato il penultimo giorno di lavoro, prima dell'inizio del congedo di maternità. E già perchè dopo aver chiesto l'estensione lavorativa all'8° mese (per maggiori informazioni sul congedo di maternità: www.inps.it), sono pronta per cominciare questo nuovo periodo, anche se non so ancora come definirlo: vacanza? pausa di riflessione? salto nell'ignoto?avventura????

Quando parlo con gli uomini, in molti pensano che si tratterà di una vacanza (qualcuno mi ha addirittura chiesto: "come faccio a rimanere incinto per usufruire di 5 mesi di ferie???"). Le donne invece mi guardano con gli occhi sgranati dicendomi che sarà una bella ed impegnativa avventura (e poi finiscono con un sonoro "In bocca al lupo cara!"). Come insegnano i latini, in "medio stat virtus".

Dal mio punto di vista, si tratterà di una pausa preparatoria della durata di un mese prima che si compia il lieto evento (forse non avrò molto tempo per riposarmi, considerate le 24537868 cose della mia TO DO LIST), mentre, i successivi 4 mesi, saranno una novità, una scoperta affascinante e spaventosa allo stesso tempo. 

Una cosa è certa, la mia vita non sarà più la stessa, io non sarò più la stessa. Assumerò un altro ruolo che non si può ridurre ad una sigla o ad un titolo professionale qualunque...CEO, assistant, HR manager, product specialist, technician, researcher, key account, ecc....

In realtà, è necessaria una sola parola per definire la mia futura condizione: Mamma. Una parola che ne racchiude mille altre, assolutamente inconfondibile, traducibile in tutte le lingue del mondo e non paragonabile e nient'altro. 

Non so esattamente cosa mi aspetta nelle prossime settimane....ma, pensate anche voi quello che penso io? Yes, I Can Do It!!!! 

Vi racconterò strada facendo le mie peripezie nel magico mondo del pancione.

Aspetto i vostri suggerimenti!!!






martedì 28 agosto 2012

Eppur si muove.

 
 
 
Quando la pancia comincia a trasformarsi e a diventare via via più grande, oltre alla sindrome da "cucciolo di balena" che colpisce le future mamma (date le dimensioni che il nostro corpo assume), una nuova percezione inizia a farsi strada...quella del movimento fetale.
 
Tutte le future mamme prima o poi cominciano a rendersi conto di essere "portatrici di vita" nel momento in cui iniziano a sentire distintamente il proprio piccolo/a che si muove all'interno dell'angusto spazio uterino.
 
La prima volta che mi è capitato, ero circa al quinto mese di gravidanza, era notte e stavo dormendo beatamente, quando ad un tratto sento come un movimento simile a quello di una capriola. Nel dormiveglia non riesco bene a rendermi conto di ciò che è appena successo, ma il mattino seguente con un po' più di lucidità, capisco che qualcosa di nuovo e di inaspettato si era verificato.
 
Non contenta la sera successiva, mi concentro per verificare quanto percepito la notte precedente...e sorpresa...non si muove nulla!
 
Solo con il passare dei giorni, ho cominciato a distinguere più facilmente i segnali che provenivano dalla mia piccola (scusate! non avevo ancora precisato che si tratta di una bambina!) fino ad arrivare ad oggi in cui è diventato praticamene impossibile non sentirla muoversi, con annesso effetto "Alien" della pancia che fa movimenti strani ed inquietanti per chi non ha mai avuto modo di assistere ad un evento simile.
 
Tutte le persone che incontro, familiari, amici e non mi chiedono "Si muove??" ed io:"si certo!tanto!". Ecco, nel momento esatto in cui tutti poggiano la mano sulla mia pancia per assistere a questo prodigio, puntualmente non sentono nulla!
 
In realtà, vi posso garantire che la piccola si muove eccome (il papà può testimoniarlo!), tanto che mi è diventato più difficile dormire bene di notte, mentre sul lavoro (a parte non riuscire più ad entrare sotto la scrivania) spesso devo alzarmi e deambulare un po' per permetterle, forse, di stare più comoda, all'interno di uno spazio sempre più ristretto.
 
Questa premessa per dire che quella del movimento fetale, oltre ad essere il primo sintomo del benessere del bambino/a (come dice il mio ginecologo), è una sensazione unica e meravigliosa, che solo noi donne abbiamo il privilegio di poter provare. Tante volte ne ho sentito parlare, ma quando lo provi in prima persona, posso assicurare che la cosa non è affatto banale!
 

Attendo i vostri commenti!

lunedì 27 agosto 2012

L'ombelico di mamma e del mondo.



Care lettrici,
mi accingo a scrivere il primo post del mio blog: l'ombelico di mamma.
Per prima cosa bisogna fare una breve premessa sul nome del blog. Perché "l'ombelico di mamma"? Una delle cose che mi hanno sempre colpito ed incuriosito della gravidanza (oltre agli aspetti classici, come aumento di peso, nausee, voglie strane, ormoni impazziti ecc.) è la forma che assume il nostro ombelico man mano che la pancia cresce, mese dopo mese. Nel mio caso, l'ombelico ha rappresentato un po' la cartina di tornasole dell'avanzamento della gravidanza. All'inizio era ancora nella sua forma originaria, ovvero completamente ripiegato su stesso e anche posto abbastanza in profondità. Poi, mano a mano che passavano i mesi ha cominciato a stendersi, stiracchiarsi ed allargarsi, fino a scoprire una piccola sorpresa sul fondo: un piccolo neo di cui ignoravo totalmente l'esistenza, ma che si è andato a "nascondere" proprio dentro al mio piccolissimo e delicatissimo ombelico. E' incredibile  quante cose si scoprano durante i nove mesi di gravidanza. E' proprio vero che non si finisce mai di imparare dal proprio corpo.

Il mio ombelico è completamente uscito da suo buco ed ho paura che da un momento all'altro possa esplodere!!!

Attualmente mi trovo nella 35°settimana di gestazione. Mancano quindi solo 5 settimane alla deadline, l'ora X, il momento fatidico che tutte noi donne aspettiamo con impazienza e timore.

Spero di riuscire a vivere serenamente queste ultime settimane, anche se le mie notti diventano insonni ed il pensiero del momento del parto diventa sempre più incombente ed inesorabile.

A volte mi fermo a pensare e dico a me stessa: "Tutte le persone che popolano il mondo sono nate allo stesso modo. Io non sarò né la prima né l'ultima donna sulla terra a partorire!!!". E' buffo pensare poi che tutte le persone che popolano questa terra abbiamo l'ombelico....il segno incancellabile ed inconfutabile della nascita e del percorso che le ha portate alla vita. :)

Aspetto i vostri commenti!